giovedì 30 luglio 2009

Torta al cioccolato cremosa con le scaglie...



E rieccomi qua...
Nonostante il caldo ho avuto l'ardire di accendere il forno per preparare la torta al cioccolato per l'Omo, visto che negli ultimi giorni si era lamentato di aver mangiato poco...
Noi fidanzate dobbiamo pure fare qualcosa per tenerci il maschio no?? la torta l'ho farcita con cioccolato e con un vestitino prendisole (decisamente scollato) , ma queste sono cose private della vostra Mucca ed è meglio rimangano nell'intimità della mia stalla ;-)

La torta è una delizia se mangiata fredda di frigo con la copertura ancora bella dura, ma se fatta riposare a temperatura ambiente per 5 minuti diventa il paradiso della cremosità.
Adatta solo ai coraggiosi che possono scalare le intrepide vette di Monte Colesterolo provatela per una serata romantica o una domenica di festa.

Per godervela vi serviranno :

pasta
80g di farina
90g fecola
30g cacao amaro
300g zucchero superfino
8 uova grandi
120g burro fuso e tiepido
1 pizzico di sale
estratto di vaniglia q.b.

crema ricca al cioccolato
250ml panna fresca
200g zucchero semolato
130g cioccolato fondente
130g cioccolato al latte
2 grossi cucchiai di burro
estratto di vaniglia q.b.

bagna e decorazione
sciroppo di zucchero
acqua
liquore all'arancia
scaglie di cioccolato a piacere

La dose che vi ho dato è per una torta a 4 strati e infatti andrebbe cotta in due teglie da 22 cm di diametro per ottenere 2 torte da tagliare a metà, io le ho dimezzate per realizzare una torta più bassa adatta ad essere mangiata anche con questo caldo, certo in inverno una superfettona di torta alta 15 cm fa la sua porca, ma proprio porca figura! ^________^

Preriscaldate il forno a 175°.
Sbattete i tuorli con lo zucchero e la vaniglia fino a che saranno chiari e spumosi.
Setacciate insieme le polveri ed unitele ai tuorli.
Montate gli albumi con un pizzico di sale ed uniteli al composto di uova senza farli smontare.
Unite il burro fuso poco alla volta mescolando con la frusta dal basso verso l'alto, piano piano.
Cuocete in una teglia da 22 cm forderata di carta forno sia sotto che ai lati (si attacca parecchio)
per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare e poi tagliate il dolce a metà.

Preparate la crema portando a bollore la panna con lo zucchero, unite la vaniglia e il cioccolato tritato e lasciate sciolgliere mescolando con un cucchiaio.
Unite il burro e continuate a mescolare finchè non sarà incorporato.
Mettete in frigo a raffreddare per bene.

A questo punto potete decidere se gustare la torta "total brown" (come preferisce l'Omo) oppure se farcirla con 3 cucchiai di marmelata di albicocche o arancia.
Bagnate leggermente o strato inferiore con sciroppo di zucchero diluito in poca acqua ed un cucchiaio di liquore a scelta, farcite con marmellata o con parte della crema di cioccolato e posizionate sopra il secondo strato.

Montate legermente la crema al cioccolato con le fruste ed aiutandovi con una spatola distribuite la crema sulla superficie e sui lati del dolce, decorate a piacere con scaglie di cioccolato.

Scommettiamo che ve la pappate in mezza giornata?? ^_______^
Alla prossima e baci come sempre
Mucca

domenica 26 luglio 2009

Soffioni di ricotta...dolcissimo Abruzzo ^____^


C'è chi lo chiama soffione e chi lo chiama fiadone dolce, comunque rimane sempre l'indimenticabile dolce di ricotta della mia estate...inutile ricordare che io ADORO la ricotta e i dolci al formaggio!
Le mie vacanze estive le passo sempre in Abruzzo tra Montesilvano e Silvi, non sono mai troppo lunghe perchè in genere avendo degli animaletti da accudire ci concediamo una settimana, lo scorso anno però io e l'Omo abbiamo passato 14 giorni da favola soli soletti in una Silvi Marina quasi vuota... e ci credo, era Ottobre!!!
Quando sono li non dimentico mai di comprare questi dolcetti e l'ultima volta l'Omo in un sommo sforzo di romanticismo me ne ha riportati un paio tornando dal giro della spesa ( calcolate che per lui il formaggio è come la kriptonite per Superman...) e forse proprio la situazione cuoricinosa mi sono sembrati ancora più buoni, così oggi li ho rifatti e me ne concederò uno pregustando le mie lontane vacanze settembrine (lontane si, ma questa volta anche internazionali!!! grazie alla sorella dell'Omo che per il compleanno gli ha regalato un bel viaggio a Madrid, un Olè per Francesca ;-) )



Se volete provarli vi serviranno :

per la base
280-300g farina
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di olio
2-3 uova piccole

per la farcia
500g ricotta freschissima di pecora lasciata a scolare un paio d'ore in un colapasta
5 uova
5 cucchiai colmi di zucchero
scorza di 1 limone
1 pizzicotto di sale
zafferano (in effetti nella ricetta originale non ci sarebbe ma una signora di Pescara una volta mi consigliò di aggiungerlo come si fa per i fiadoni al formaggio e secondo me da un sottile aroma che si sposa molto bene con la ricotta )

per decorare
zucchero a velo q.b.

Per prima cosa preparate la base come se si trattasse di una pastafrolla, impastate velocemente tutti gli ingredienti, formate una palla e mettetela a riposare in firgorifero.
Preriscaldate il forno a 180 gradi e nel frattempo preparate la farcia.
Dividete le uova e sbattete i tuorli con lo zucchero fino a che saranno chiri e cremosi, unite la ricotta setacciata e la scorza di limone (se lo volete usare unite anche lo zafferano).
Dovrete ottenere una crema liscia.
Montate a neve gli albumi con un pizzico abbondante di sale ed uniteli al composto cercando di non smontarli.
Riprendete la pasta e stendetela dello spessore di 3 o 4 mm e ricavatene dei quadrati di circa 12 centimetri di lato con cui fodererete una teglia da muffin, fate in modo che gli angoli dei quadrati rimangano all'esterno della cavità.
Riempite parzialmente ogni guscio con circa 2 cucchiai di crema di ricotta e ripiegate gli angoli della pasta all'interno senza sigillarli.
Cuocete a 180 gradi per circa 50 minuti (io li tengo a 180 per 30 minuti e poi abbasso a 170, altrimenti la parte superiore diventa troppo bruna).
Lasciate raffreddare i dolcetti e spolverizzateli con lo zucchero a velo.
Ed ecco il risultato :




Sono facilissimi da fare e deliziosi da mangiare, ancora più buoni dopo qualche ora al fresco, ma mi raccomando sigillate bene il vassoio con la pellicola perchè essendo fatti di ricotta, che è un formaggio dal sapore delicato, potrebbero prendere gli odori del frigo!

Se li provate fatemi sapere com'è andata ok?
baci come sempre,
la vostra Mucca

venerdì 24 luglio 2009

Per una volta fuori dalla cucina...


Ebbene si, non sono sempre tappata in cucina a spignattare... qualche volta esco ;-)

In una delle mie uscite sono capitata in una meravigliosa e gigantesca libreria Feltrinelli, dove ho gironzolato per un ora in trance per poi uscire con una sessantina di euri in meno e 3 libri in più, uno per l'Omo (che di suo ne ha già tipo 2 o 3mila, e non scherzo!) e gli altri per me.

Forse vi ricorderete un vecchio post in cui vi avevo fornito lo schema di una piastrella per fare una coperta all'uncinetto (un'altra delle mie fissazioni) , ebbene, ho trovato un libro delizioso tutto dedicato e questo sfiziosissimo hobby.

Si, lo so che uncinetto per tanti è sinonimo di "occupazione da vecchietta" ma che vi devo dire , mi intrippa!

Passerei le ore a sferruzzare punto dopo punto e mi piacciono i progetti più pacchiani (con grande orrore dell'Omo) tipo le spleepers di hello kitty o le tovagliette giganti a forma di margherita...

Il libro è UNCINETTO, 300 TRUCCHI E CONSIGLI DEL MESTIERE di Jan Eaton, credo sia inglese, almeno così sembrerebbe dal cognome, e contiene oltre alla scuola completa dei punti anche tutta una serie di consigli che vanno dalla progettazione del modello, alla personalizzazione delle misure, vari tipi di punti, addirittura a come tingere la lana!

Conquistata da questo primo libro mi sono collegata ad IBS e mi sono concessa un'altra piccola spesa per acquistare anche ARTE E TECNICA DEL'UNCINETTO, 200 MODULI QUADRATI (che mi è arrivato in meno di 24 ore, porcapupazza che velocità! e io che speravo di pagarlo coi guadagni del week-end...ho prosciugato il portafogli per pagare il corriere ^____^ )
Mi è piaciuto tantissimo!!!!
Pieno di idee e spiegato meravigliosamente.

Qui sotto potete vedere una piccola prova fatta con parti di gomitoli avanzati da altri lavori, una piastrella con fiore centrale realizzata in rosa antico, rosa shocking e una specie di porpora scuro, io la trovo carinissima :-)


Per quelle che come me si dilettano eccovi la foto zoomata e le spiegazioni passo passo...



Piastrella "Ninfea"

Con il primo colore avviare 8 catenelle ed unirle a crchio con una maglia bassissima.

GIRO 1 :
6 catenelle (corrispondenti ad una maglia alta + 3 catenelle) 1 maglia alta nel cerchio + 3 catenelle da ripetere 7 volte, sichiude con una maglia bassissima nella 3 catennella dall'inizio.

GIRO2 :
lavorare i petali nella ruota realizzata, in ogni foro lavorare1 maglia bassa, 1 catenella, 3 maglie alte, 1 catenella, 1 maglia bassa ed una maglia bassissima in corrispondenza del punto alto alla fine del foro.
Alla fine del primo giro di petali spezzare e fissare il filo con un ago da lana.

GIRO 3 :
unire il filo del nuovo colore sul dietro del fiore ad uno dei punti alti della ruota centrale, 6 catenelle (corrispondenti ad una maglia altra + 3 catenelle) , una maglia alta intorno alla colonnina seguente, 3 catennelle... e così via fino alla fine del giro che si conclude con una maglia bassissima nella 3 catennella delle 3 catene iniziali.

GIRO 4 :
girate il fiore di nuovo sul dritto e lavorate i petali negli archetti realizzati, per ogni archetto si lavorano 1 maglia bassa, 1 catenella, 3 maglie alte, 1 catenella, 1 maglia bassa ed una maglia bassissima su ogni colonnina. Rompere il filo e fissarlo con l'ago da lana.

GIRO 5 :
unire il terzo colore e realizzare una nuova fila di archetti sul dietro del fiore iniziando con 7 catenelle (corrispondenti ad una maglia alta + 4 catenelle ) , una maglia alta su ogni colonnina e 4 catenelle... così via fino alla fine .
Girare di nuovo il fiore e lavorare l'ultimo giro di petali lavorando in ogni archetto 1 maglia bassa, 1 catenella, 4 maglie alte, 1 maglia bassa, 1 catenella, 1 maglia bassa ed una maglia bassissima su ogni colonnina. Spezzare e fissare il filo con l'ago da lana.

GIRO 6 :
lavorando dietro ai petali unire il primo colore ad una colonnina, 3 catenelle ( corrispondenti ad una maglia alta) e 2 maglie alte lavorate alla base della prima catenella, 3 catenelle ed altre 3 maglie alte, con questo avete formato il primo angolo della piastrella.
Lavorate 3 catenelle , saltate una colonnina ed unitevi con una maglia bassa alla colonnina successiva in cui lavorerete una altro angolo uguale (3 alte, 3 catenelle, 3 alte).
Ripetete altre 2 volte fino ad ottenere i 4 angoli della piastrella e chiudere il giro con una maglia bassissima.

GIRO 7 :
3 catenelle, una maglia alta su ciascuna maglia fino ad arrivare agli angoli dove lavorerete 3 maglie alte, 3 catenelle e altre 3 maglie alte. Terminate con una maglia bassissima nella 3 catenella iniziale. Spezzate il filo e fissatelo.

GITO 8 :
con il secondo colore lavorate 3 catenelle, una maglia alta su ciascuna maglia fino ad arrivare agli angoli dove lavorerete 3 maglie alte, 3 catenelle e altre 3 maglie alte. Terminate con una maglia bassissima nella 3 catenella iniziale. Spezzate il filo e fissatelo.

GIRO 9 :
con il terzo colore lavorate 3 catenelle, una maglia alta su ciascuna maglia fino ad arrivare agli angoli dove lavorerete 3 maglie alte, 3 catenelle e altre 3 maglie alte. Terminate con una maglia bassissima nella 3 catenella iniziale. Spezzate il filo e fissatelo.

GIRO 10 :
con il primo colore lavorate 3 catenelle, una maglia alta su ciascuna maglia fino ad arrivare agli angoli dove lavorerete 3 maglie alte, 3 catenelle e altre 3 maglie alte. Terminate con una maglia bassissima nella 3 catenella iniziale.

GIRO 11 :
con il secondo colore lavorate un bordo a maglia bassissima. Spezzate e fissate il filo.
Spero di essere stata abbastanza chiara e che la piastrella vi piaccia, ci si può realizzare una bella copertina per una bimba oppure un cuscino o addirittura una borsa di lana di quelle con i manici in bambù... certo sarebbe una borsa piuttosto psichedelica ^___________^

I libri ve li consiglio caldamente, magari potreste intraprendere lo studio dell'uncinetto come passatempo sotto l'ombrellone, basta pochissima pratica per riuscire a farsi un mini pareo in cotone coordinato al vostro costume ;-)

Alla prossima e baci,

Nonna Mucca

venerdì 17 luglio 2009

Mucche,guai e comfort food...


Sarà capitato anche a voi di attraversare un periodo particolarmente stressante in cui avete voglia di dormire in continuazione e l'idea di uscire di casa non vi passa neanche per l'anticamera del cervello...bene in questi casi in genere nasce una voglia mostruosa di cibi particolari, morbidi e confortanti, che ci fanno sentire coccolati, ecco questo è uno di quelli che io preferisco.
In genere compro quasi sempre il risolatte già pronto nel bancofrigo del mio super , ma ieri mi è venuta voglia all'improvviso e qui da noi il giovedì i negozi sono chiusi così ho optato per la versione home-made che devo dire mi ha stupita, è ancora più buona!!!



La mia versione è all'amarena, ma volendo potete accoppiarlo al cioccolato per le vere golosone o mangiarlo semplice semplice per quelle che come me adorano il riso al naturale.
Vi posto la ricetta così potete provare :

250g di latte intero
250g acqua
150g di riso
80g zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di amido di mais e 1 bicchiere di latte (circa 200ml)

Portare ad ebollizione il latte (tranne il bicchiere) insieme all'acqua, al sale, alla bacca di vaniglia incisa nel senso della lunghezza ed allo zucchero.
Cuocere il riso a fuoco basso mescolando spesso con un cucchiaio di legno per circa 20 minuti fino a che avrà assorbito tutto il latte e sarà diventato morbido ma non scotto.
Unire un bicchiere di latte in cui avrete sciolto la maizena e cuocere ancora un minuto per far addensare un pò il liquido.
Lasciar raffreddare e disporre nei bicchieri quindi porre in frigo per qualche ora.
Guarnire a piacere e servire.




E' possibile aromatizzare il riso con una stecca di cannella invece che con la bacca di vaniglia, entrambe le versioni sono deliziose ^_____^
Fatemi sapere se vi è piaciuta,
baci
Mucca

sabato 11 luglio 2009

Tortino di riso e uova ai fiori di zucca


Si , lo so, sono stata assente per un pò... ma se potessi raccontarvi quello che mi è successo nell'ultimo periodo mi giustifichereste pienamente!
Diciamo solo che ho avuto una pessima avventura nel mondo dell'economia e degli investimenti...
Ma ve lo racconterò la prossima volta, per oggi vi posto al volo questo delicatissimo tortino che abbiamo assaggiato ieri sera, l'ho fatto in un baleno perchè ho usato il riso a cottura rapida, ma guardate che effettone che fa!
E' buono sia caldo che tiepido, se volete provarlo eccovi le dosi per 4-6 persone :

400g riso lessato e intiepidito
6 uova
10 grandi fiori di zucca ( 2/3 vanno nell'impasto di riso e 1/3 vi serviranno a decorare la parte superiore delo sformato)
150g zucchine a dadini
150g scamorza affumicata (io ho usato mozzarella perchè all'Omo non piacciono altri formaggi)
100g grana grattugiato
100g prosciutto cotto a dadini
basilico tritato q.b.
10g burro
pangrattato q.b.
sale e pepe
un filo d'olio
1 spicchio d'aglio

Spadellate i cubetti di zucchina con il filo d'olio e l'aglio e lasciatele raffreddare.
Amalgamate le uova sbattute con sale e pepe al riso quasi freddo ed unite il resto degli ingredienti mescolando bene.
Imburrate una tortiera e cospargetela di pangrattato poi riempitela con il composto, livelate bene e decorate con i restanti fiori di zucca (circa 1/3 ) , ungete con un filo di olio e spolverate ancora con un pizzico di pane grattugiato.
Cuocete a 180 gradi per i primi 15 minuti a forno normale e per gli ultimi 15 minuti con funzione ventilato.
Lasciate intiepidire un pò prima di servire.

Noi lo abbiamo trovato buonissimo, poi con le zucchine dell'orto è anche meglio ;-)

Credo che sia un'ottima ricettina estiva, buona anche per una cena con amici perchè si può preparare inanticipo e cuocere all'ultimo minuto, provatelo a fatemi sapere....

Baci come sempre,
Mucca